La manutenzione ordinaria degli edifici è fondamentale per preservare il valore dell’immobile, garantire la sicurezza e il benessere di chi li abita o frequenta e assicurare il corretto funzionamento degli impianti.
Ma cosa si intende esattamente per manutenzione ordinaria e quando è necessario eseguirla?
Tipologie di interventi di manutenzione ordinaria
Gli interventi di manutenzione ordinaria possono essere suddivisi in due categorie principali:
- interventi sulle finiture interne ed esterne: riguardano la riparazione, la ristrutturazione e la sostituzione di elementi non strutturali degli edifici.
- interni: rifacimento di pavimentazioni, tinteggiature, rivestimenti interni, riparazione o sostituzione di serramenti interni, impianti idraulici, elettrici, di riscaldamento, di ventilazione e per la fornitura del gas.
- esterni: tinteggiatura e ripulitura delle facciate, manutenzione e riparazione dei frontalini e delle ringhiere dei terrazzi e dei balconi, riparazione di infissi, grondaie, pluviali, interventi di impermeabilizzazione dei cornicioni e pavimentazione balcone esterno.
- interventi sugli impianti: comprendono la riparazione, la sostituzione e l’adeguamento degli impianti e delle relative reti, senza modifiche dei locali o aperture nelle facciate.
Permessi e autorizzazioni
Per gli interventi di manutenzione ordinaria che non coinvolgono elementi strutturali, non è necessario nominare un direttore dei lavori: possono essere eseguiti sotto la responsabilità del proprietario.
D’altro canto, per interventi di manutenzione straordinaria leggera, come il rifacimento di impianti o la modifica di pareti interne non portanti, potrebbe essere richiesta una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), che deve essere depositata da un professionista abilitato prima dell’inizio dei lavori.
È consigliabile informarsi presso l’ufficio tecnico del Comune in cui si trova l’immobile per verificare eventuali requisiti specifici e assicurarsi di rispettare le normative urbanistiche ed edilizie locali.
Manutenzione ordinaria e straordinaria: le differenze
La manutenzione straordinaria si differenzia dalla manutenzione ordinaria in quanto riguarda interventi sulle parti strutturali dell’edificio (muri, pilastri), inclusi il frazionamento o l’unione di unità immobiliari con lavori che possono modificare le superfici delle singole unità e il carico urbanistico.
Detrazioni fiscali per manutenzione ordinaria
Nell’ambito degli interventi di manutenzione ordinaria degli edifici è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la ristrutturazione edilizia, ovvero detrazioni IRPEF del 50% fino al 31 dicembre 2024. La spesa massima detraibile è di 96.000 euro per unità immobiliare e le detrazioni vengono restituite in 10 rate annuali di uguale importo.
Quando eseguire la manutenzione ordinaria
La frequenza con cui eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria dipende da diversi fattori, come il tipo di edificio, i materiali utilizzati, le condizioni climatiche e l’intensità di utilizzo.
In generale, è consigliabile effettuare un controllo periodico dello stato dell’immobile e programmare gli interventi necessari come la verifica della pavimentazione del balcone esterno, per evitare che gli agenti atmosferici o l’usura causino danni più significativi.
La manutenzione ordinaria è un investimento importante per la salvaguardia del patrimonio edilizio. Eseguire regolarmente gli interventi necessari permette di prevenire danni più gravi, garantire la sicurezza degli abitanti, migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e mantenere il suo valore nel tempo.
Per i tuoi interventi di manutenzione ordinaria degli edifici rivolgiti a Randazzo Costruzioni!